Decreto Rilancio 2020: Bozza, Ecobonus, Partite IVA, Contributi a Fondo Perduto

Sono in corso le ultime ottimizzazioni al c.d. Decreto Rilancio, ovvero il provvedimento (che fino a qualche giorno fa era ribattezzato come Decreto Aprile, salvo poi mutare nome in virtù della sua obsolescenza), che dovrebbe costituire uno degli spunti di ripartenza dell’economia nazionale. Ma quali sono le caratteristiche di questo provvedimento? Che cosa possiamo realmente attenderci? Per il momento, non vi sono certezze. Tuttavia, dalle sale del Ministero dell’Economia stanno giungendo voci sempre più insistenti e, dunque, possiamo cercare di fare il punto su cosa sia lecito attendersi, in queste righe.

Contributi a fondo perduto

Una delle ultime anticipazioni sul Decreto Rilancio è quello del contributo a fondo perduto per le imprese e per i titolari di partita IVA, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. Oltre a questo requisito di fatturato, per poter beneficiare di questo contributo è tuttavia necessario che i corrispettivi del mese di aprile sia inferiore a due terzi del fatturato e dei corrispettivi dello stesso mese di aprile dello scorso anno.

Il contributo a fondo perduto sarà determinato mediante applicazione di una percentuale alla differenza tra l’importo dei ricavi di aprile 2020, e quelli di aprile 2019. La percentuale sarà del 25%, del 20% e del 15% per i soggetti che hanno ricavi o compensi non superiori rispettivamente a 100.000, 400.000 e 5.000.000 euro, nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto.

Credito di imposta per gli affitti

Un’altra misura a sostegno delle imprese è quella legata al credito di imposta nella misura pari al 60% dell’affitto per le imprese che hanno ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro, che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi ad aprile 2020 di almeno il 50%.

Per le strutture alberghiere, invece, il credito dovrebbe essere previsto in maniera indipendente rispetto al volume di affari registrato nel periodo di imposta precedente.

Credito di imposta per la messa in sicurezza

Un altro passaggio del provvedimento prevede un credito di imposta pari all’80% per un massimo di 80.000 euro, utilizzabile sulle spese di investimento rese necessarie per la riapertura in sicurezza delle attività economiche.

La misura riguarda pertanto gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusionew del nuovo coronavirus, come – a titolo di esempio – gli interventi per la ristrutturazione di mense e spogliatoi, così come la realizzazione di spazi medici e ingressi dedicati.

Bonus vacanze

Non dovrebbero esserci novità per il bonus vacanze, nella misura massima di 500 euro. La misura è destinata a quelle famiglie che hanno un reddito ISEE non superiore a 35.000 euro per le vacanze, con un credito utilizzabile dal primo luglio al 31 dicembre 2020, nella misura di 500 euro per le famiglie con tre componenti, 300 euro per le famiglie con due componenti e 150 euro per le famiglie con un componente. La misura sarà utilizzabile per il 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi.

Reddito di emergenza

Viene confermata l’introduzione del reddito di emergenza per tutti coloro i quali non possono beneficiare di altri sussidi. Il sostegno sarà erogato in due quote, tra i 400 e gli 800 euro, sulla base del nucleo familiare. La gestione dovrà essere a cura del’Inps, con domanda di ottenimento in presentazione entro la fine del mese di giugno.

Premio per i dipendenti della sanità

E’ in corso di valutazione un bonus di 1.000 euro per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri e altro personale in prima linea contro il coronavirus. Non è ancora chiaro in che modo sarà corrisposto questo bonus, e se ci saranno differenziazioni di valore.

Nuove garanzie per le banche

Infine, ricordiamo che è allo studio una nuova misura per il sistema bancario, con ulteriori 15 miliardi di euro su nuove passività degli istituti di credito.

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