Questo saggio presenta e discute alcuni dei principali indicatori
sociali per le regioni italiane, per anni benchmark dal 1871 al
2001: l’aspettativa di vita, l’istruzione, l’indice di sviluppo umano
e, limitatamente al periodo dall’Unità al fascismo, le misure antropometriche.
Dal quadro d’insieme emerge un percorso di convergenza
del Sud Italia che, avviatosi con decisione già alla fine
dell’Ottocento, si sarebbe arrestato sostanzialmente solo nelle ultime
decadi del Novecento. Pur senza mostrare particolare dinamismo,
le regioni più arretrate avrebbero beneficiato di una situazione
di avanzamento generale sul piano nazionale ed internazionale,
per quel che riguarda l’innalzamento dei livelli di istruzione,
la riduzione della mortalità e i miglioramenti nell’alimentazione.
This work presents and discusses some of the most important
social indicators (height, education, life expectancy and human
development index), referring to the Italian regions for the period
spanning from 1871 to 2001. According to the data, there was a
catching-up process of Southern Italy toward the Centre North,
which started by the end of the XIXth century and came to a halt
only in the last decades of the XXth century. In order to explain this
trend, it is argued that the most backward regions have “passively”
benefited from the improvements in social fields, such as nutrition,
education and longevity, which spread through almost the whole
world during this period. [JEL Classification: I1; I2; I3; N33; N34;
N93; N94; O15; Y1]