Il ruolo delle politiche strutturali a favore dell’occupazione

L’argomento di questa lezione dovrebbe soddisfare l’invito del
professor Mario Baldassarri a parlare su «un argomento inerente
all’attuale dibattito politico-economico». Effettivamente, il tema
che sto per trattare dovrebbe rispettare tale desiderio, se non fosse
per il fatto che è già stato talmente dibattuto che rimane ben
poco da aggiungere. Ciò che vorrei fare è enfatizzare maggiormente
la posizione del mondo accademico, più di quanto, forse,
non sia già stato fatto. L’evento all’interno del quale il tema verrà
trattato, il Premio Angelo Costa, dovrebbe rappresentare il contesto
adatto, visto che esso è dedicato ai più promettenti giovani italiani
laureati in economia, alcuni dei quali andranno forse a dare
un contributo a questa difficile sfida.

L’argomento è noto: il problema economico dominante degli
ultimi venti anni è stato quello della disoccupazione. Soprattutto
in Europa occidentale il ruolo della rigidità del mercato è stato di
continuo discusso come concausa di questo fenomeno. Un altro
argomento molto trattato riguarda anche l’eventuale necessità di riforme strutturali per perseguire la piena occupazione, e quali
riforme potrebbero effettuarsi a questo scopo.
Se il dibattito e le varie discussioni si sono protratti così a
lungo non è stato tanto perché i problemi sono cambiati, anche
se ciò in parte è successo, e nemmeno perché le parti chiamate a
discuterne hanno avuto diverse priorità economiche e sociali. Invece
ciò si è verificato perché in base a valutazioni oggettive e
convincenti si sono trovate molte difficoltà per risolvere le questioni
principali. È necessario anche cercare di individuare, in questa
lezione i limiti nella nostra conoscenza che possono creare
problemi.

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